Un inquilino lamentava l’ingresso di polvere e sporco attraverso una bocca di lupo posta nella cantina di sua proprietà. Per risolvere questo problema, si è chiesto all’inquilino stesso se avrebbe potuto chiudere la bocca di lupo.
Strutturalmente le cantine sono concepite come un ambiente che separa il terreno dalla casa. Lo scopo è di non consentire all’umidità del terreno di trasmettersi all’appartamento. L’eventuale passaggio di umidità agli appartamenti soprastanti col tempo causerebbe, oltre al deterioramento degli intonaci e delle pitture, anche dei danni strutturali. Per raggiungere lo scopo le cantine devono essere areate con un flusso leggero e continuo di aria che le attraversi completamente. In tale modo l’umidità proveniente dal terreno viene trasportata fuori dal flusso d’aria. Tale flusso lo si realizza con aperture anche piccole (finestrelle, bocche di lupo, …) situate possibilmente in posizione l’una di fronte all’altra.
Pertanto la cantina, anche se di proprietà, svolge una funzione specifica per l’intero condominio e l’amministratore di condominio deve farlo presente. Tale funzione non può essere inibita pena il possibile deterioramento dell’immobile a causa del passaggio di umidità agli appartamenti sovrastanti.
Ed è per questo motivo che le aperture nelle cantine non possono essere chiuse a discrezione del condomino nella cui cantina sono poste tali aperture.
Solo per completezza di informazione tecnica, nelle zone dove per qualsiasi motivo non sia stato possibile creare delle cantine, sono state realizzate soluzioni che riescano a raggiungere lo stesso scopo quali piccoli ambienti vuoti sotto l’appartamento al pian terreno (anche di altezze di 50 cm), oppure porticati o altri artifici più o meno funzionali allo scopo